Il progetto Bandiera – NTC: un motore per l’innovazione

Dal quadro di contesto e dalla tipologia di filoni di intervento descritti finora, appare chiaro come e in che modo il progetto Bandiera e, in particolare l’ambito NTC, costituisca a un tempo un incubatore di innovazione – almeno in termini di ideazione, scambio e acquisizione di competenze in TD – e un acceleratore delle stesse, in termini di loro traduzione in contesto e ricaduta immediata sul portfolio delle iniziative di TD degli Enti e; una visione nella quale agire la trasformazione digitale con metodi innovativi abbracciando la complessità.

La trasformazione digitale rappresenta infatti un processo complesso e multidimensionale che comporta l’adozione e l’integrazione di nuove tecnologie digitali per migliorare le prestazioni, aumentare l’efficienza e innovare i modelli di generazione del valore e modus operandi all’interno dell’organizzazione. Essa, dunque, non può e non deve limitarsi alla semplice implementazione di nuove tecnologie, ma richiede un cambiamento sostanziale, e trasversale alle diverse aree organizzative, nelle modalità in cui le organizzazioni operano, prestano i propri servizi e li manutengono. Questo tipo di trasformazione non è pertanto appannaggio esclusivo delle funzioni IT o di Dipartimenti tecnici – come spesso accade –, ma richiede il coinvolgimento attivo di rappresentanti di interesse di ogni dimensione organizzativa impattata dalla “trasformazione”: strategia, cultura organizzativa, processi operativi e di staff, competenze del personale e modalità di fruizione ed utilizzo dei prodotti/servizi trasformati.

In tale contesto, il change management – ovvero quel complesso insieme di azioni di supporto, accompagnamento, formazione, coaching, comunicazione e coinvolgimento proattivo degli stakeholder impattati dal cambiamento – gioca un ruolo cruciale, poiché garantisce che il cambiamento venga gestito in modo efficace e che le persone all’interno dell’organizzazione siano pronte, capaci e in grado di adattarsi alla trasformazione multidimensionale apportata dall’introduzione, implementazione di nuove e diverse strumentazioni e infrastrutture digitali.

I progetti di trasformazione digitale richiedono quindi non solo l’applicazione di prassi di project governance – quali pianificazione, coordinamento e controllo degli output attesi e delle variabili chiave di prestazione, quali ambito, tempistica, qualità, investimento economico –, ma “prescrivono” l’adozione di strategie di comunicazione cross-organizzativa, supporto individuale ai singoli impattati dalla trasformazione, formazione continua dei team che dovranno utilizzare le nuove tecnologie digitali e disseminazione progressiva dei risultati prodotti lungo il progetto (prassi appunto di “change management”), per garantire il raggiungimento dei benefici attesi dalla trasformazione digitale, ovvero efficienza, incremento di produttività e velocizzazione nell’erogazione dei servizi agli utenti/beneficiari/clienti, a seconda del contesto organizzativo.

Accade infatti spesso che, al momento del rilascio della nuova soluzione tecnologica, molta parte dell’organizzazione rimanga ancorata alle precedenti prassi e tecnologie, resistendo al cambiamento per mancanza di chiarezza sull’urgenza/necessità del cambiamento, per assenza di abilità nell’utilizzo della nuova tecnologia o per mancato coinvolgimento circa gli impatti sull’operatività quotidiana.

È allora in questo scenario più articolato, pluriprospettico che si introduce il concetto di innovazione che, coerentemente allo standard UNI EN ISO 56000:2021, si riferisce alla realizzazione di un prodotto, processo, servizio o metodo nuovo o significativamente migliorato, che crea valore per gli stakeholder. Questo concetto di innovazione è intrinsecamente legato alla trasformazione digitale, in quanto le nuove tecnologie spesso fungono da catalizzatori per lo sviluppo di innovazioni significative. Tuttavia, affinché l’innovazione sia sistemica e sostenibile, le organizzazioni devono adottare un approccio strutturato alla sua gestione, guardando ai metodi di “project management” e implementare azioni coordinate e continuative di supporto al progetto per un’efficace “transizione”, rivolgendo lo sguardo e l’impegno al “change management”.

Il modello di gestione dell’innovazione, descritto nella norma UNI EN ISO 56002:2021, fornisce una guida dettagliata su come le organizzazioni possono sviluppare un sistema di gestione dell'innovazione efficace. Questo modello si basa su una serie di principi chiave, tra cui la leadership strategica, la cultura dell’innovazione, la pianificazione e l’implementazione di processi innovativi, nonché la valutazione e il miglioramento continuo. Secondo la UNI EN ISO 56002:2021, la gestione dell’innovazione deve essere integrata con gli altri sistemi di gestione dell’organizzazione, garantendo così un approccio olistico e coerente alla creazione di valore.

In concreto, il modello di gestione dell’innovazione include diverse fasi e attività chiave. Tra queste vi sono l’identificazione delle opportunità di innovazione, la definizione di strategie e obiettivi di innovazione, la gestione delle risorse e delle competenze necessarie, nonché il monitoraggio e la misurazione delle performance dell’innovazione. Questo approccio sistematico non solo facilita l’adozione di nuove tecnologie digitali, ma assicura anche che le stesse siano utilizzate in modo efficace per generare innovazioni che rispondano alle esigenze dei destinatari finali dei prodotti/servizi.

La trasformazione digitale e la gestione dell’innovazione sono quindi strettamente interconnesse. La trasformazione digitale fornisce gli strumenti e le opportunità necessarie per l’innovazione, mentre un sistema di gestione dell’innovazione ben strutturato assicura che queste opportunità siano sfruttate in modo sistematico e sostenibile. Questo approccio integrato permette alle organizzazioni di navigare con successo nel complesso panorama della trasformazione digitale, creando valore continuo e rimanendo competitive in un contesto in rapida evoluzione per le realtà private e assicurando miglioramento nella qualità dei servizi e loro efficienza operativa per le realtà pubbliche.

Il Bandiera dedicato al NTC, vede la trasformazione digitale costituendosi quale motore “per” e “di” innovazione: ognuno dei tre filoni del progetto (“TD-Specialist”, “Mentoring e affiancamento” e “Comunità di Pratiche”) declina esattamente una dimensione di impatto del cambiamento posto dalla trasformazione digitale nelle organizzazioni di cui farsi carico per il successo di queste iniziative: i singoli – rafforzandone abilità e competenze – i team – incrementandone l’efficacia di gestione – e la cultura di sistema – condividendo prassi, testimonianze e lezioni attraverso leve di comunicazione, disseminazione, scambio e coinvolgimento.

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